“Si è superata una grande paura”. Alla Comece, i vescovi europei plaudono all’accordo raggiunto a Bruxelles per aiutare i Paesi ad uscire dalla crisi. “Il pericolo era grande perché il passaggio doloroso e drammatico che ancora stiamo vivendo a causa dell’epidemia ha ed avrà delle conseguenze gravissime sul piano sociale”, dice al Sir mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina e vicepresidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece). “Un mancato accordo per trovare le risorse necessarie a superare la crisi avrebbe non soltanto comportato la difficoltà dei singoli Paesi ad affrontare le sfide ma anche una lacerazione crescente e pericolosa per la stessa Unione”. Il vescovo chiede ora “un accompagnamento adeguato di questa distribuzione dei fondi per una loro utilizzazione volta soprattutto a sostenere una ripresa del lavoro, le fasce più deboli che hanno subito maggiormente le conseguenze della crisi e la struttura produttiva ai vari livelli dei singoli Paesi”. E aggiunge: “Insieme alla capacità di trovare soluzioni economiche straordinarie per un periodo straordinario, ci vogliono unità e volontà politica. Quello che è stato raggiunto a Bruxelles è certamente un risultato politico perché i Paesi europei hanno capito che è necessario stare insieme, che, al di là delle diversità di posizioni di partenza, bisogna trovare un punto comune. Ma bisogna crescere ancora in questa direzione, come visione di insieme, come progetto comune”.