A quasi 4 anni di distanza dal sisma, cinque famiglie di Amatrice si sono viste consegnare nei giorni scorsi i loro nuovi appartamenti situati nel condominio “San Cipriano Palazzina C”. A dare la notizia il sito www.andareoltre.org pensato dalla diocesi di Rieti proprio per raccontare la ricostruzione. Lasciate le Sae, soluzioni abitative di emergenza, ora i nuclei familiari potranno rientrare in vere case. I 5 appartamenti hanno ognuno una superficie di 90 metri quadrati circa, interamente ricostruiti nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e risparmio energetico.
“Sono un segnale di speranza e di incoraggiamento per tutti – ha detto il vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, benedicendo le abitazioni – questo è un momento che dà la misura di come è possibile tornare a vivere in questo territorio, un anticipo della ricostruzione che abbiamo potuto toccare con mano”. Sono molti i cantieri aperti: decine di abitazioni, ma anche un albergo. Entro la fine di agosto è prevista la consegna di altri 100 appartamenti, con la conseguente liberazione di altrettante Sae, che l’Amministrazione comunale intende mettere a disposizione delle famiglie che sono ancora fuori dal territorio in regime di autonoma sistemazione. Ad agosto anche la posa della prima pietra del nuovo ospedale di Amatrice. Presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’assessore al Lavoro e Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino, insieme al collega dello Sviluppo economico, Paolo Orneli, accompagnati dal sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella. Prosegue parallelamente anche la ricostruzione privata, entro la fine di luglio è prevista la consegna di altri 13 appartamenti.