Nel 2019 in Germania il gettito fiscale della Chiesa è aumentato dell’1,8%: 6,76 miliardi di euro rispetto ai 6,643 del 2018. Il dato si trova nella pubblicazione della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) “Fatti e cifre 2018/2019”, presentata oggi. Per il 2020 è previsto un calo notevole a causa della pandemia da Covid-19. Le statistiche elencate sono “un racconto di dove siamo presenti, cosa facciamo e dove risiedono i nostri punti di forza”, ha affermato mons. Georg Bätzing, presidente della Dbk, nella prefazione dell’opuscolo. La buona situazione del mercato del lavoro ha portato all’elevato reddito fiscale della Chiesa nonostante il record di abiure. Secondo mons. Bätzing, le diminuzioni mostrano “che, nonostante le nostre azioni pastorali e sociali concrete, non motiviamo più un gran numero di persone per la vita della Chiesa”. Il modo in cui il coronavirus influenzerà la vita sociale a lungo termine è ancora da capire: ma, secondo p. Hans Langendörfer, segretario della Dbk, le Chiese hanno “sperimentato una certa impotenza” perché la pandemia ha colpito particolarmente i Paesi poveri, con conseguente ricorso alla solidarietà quotidiana. Nel documento si evidenzia la continuità dell’azione sociale, con una diminuzione di spesa da 628,3 a 591,6 milioni di euro da parte dell’Agenzia di aiuto, carità e degli ordini religiosi. Resta importante l’impegno con i rifugiati (116,1 milioni di euro suddivisi tra aiuti in loco, nei campi profughi e per progetti formativi) e sostegno ai volontari. Tra le note liete un aumento dei partecipanti alle attività corali, dei chierichetti (360mila di cui il 53% donne) e delle donne nelle attività dirigenziali e gestionali delle varie istituzioni ecclesiali con anche 6 punti percentuali in più in ambito diocesano.