“Dopo l’incendio di Notre-Dame di Parigi nell’aprile 2019 e quello di questa stessa cattedrale di Nantes nel 1972, non è solo una parte del patrimonio religioso ad essere distrutta, ma anche un simbolo della fede cattolica ad essere danneggiata, ferendo i cuori di tutti coloro per i quali questi edifici sono luoghi di preghiera, rifugi spirituali, punti di riferimento per la loro fede”. Con queste parole, i vescovi francesi danno voce ai sentimenti dei cattolici di tutto il Paese di fronte alle immagini di fuoco e fumo nero che hanno danneggiato la storica cattedrale di San Pietro e San Paolo di Nantes, gioiello dell’architettura gotica. In un comunicato diffuso questa mattina, i vescovi invitano tutti i cattolici di Francia a unirsi in una preghiera a sostegno dei cattolici della diocesi di Nantes e fanno sapere che, da Bruxelles, il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha parlato con il presidente della Conferenza episcopale di Francia, mons. Eric de Moulins-Beaufort, per comunicare “la sua compassione”. “Voleva esprimere il legame che unisce la comunità nazionale con la comunità cattolica di fronte a questo nuovo dramma”, si legge nella nota. Il vescovo Eric de Moulins-Beaufort ha espresso l’auspicio che si tratti solo di un incidente (“sarà necessaria un’indagine”), ha accolto con favore che non ci sia stata alcuna vittima ed ha aggiunto che quanto successo mette in evidenza l’urgenza di mettere in atto il piano di sicurezza menzionato durante il Forum per il dialogo tra il governo e la Chiesa cattolica che si è tenuto all’Hôtel de Matignon il 9 marzo 2020.