Aggregazioni laicali: Poli (Focolari), “i movimenti ecclesiali devono fare rete per essere sempre più presenti nei territori”

“La pandemia ci ha resi tutti uguali. Nord e sud del mondo. Ci ha fatto ricordare che siamo tutti parte di un’unica famiglia umana. Ci ha fatto riscoprire uno stile di vita più sobrio”. Lo hanno affermato Rosalba Poli e Andrea Goller, responsabili nazionali del movimento dei Focolari, durante l’incontro “Le realtà ecclesiali, segno di speranza” promosso dalla Consulta delle Aggregazioni laicali. Poli e Goller hanno poi sottolineato l’importanza di trasformare questo tempo così difficile, “in una scommessa che mira a creare sempre più spazi di incontro, a tirare fuori il meglio di noi in una dimensione comunitaria”. E a proposito della strada che deve percorrere la Chiesa per una fratellanza universale, hanno aggiunto: “Come movimenti ecclesiali dobbiamo fare sempre più rete per essere davvero presenti sui territorio. Attraverso anche una formazione costante della nostra interiorità che vede al centro il ‘noi’, il senso profondo dell’umanesimo cristiano”. Ad intervenire al dibattito anche alcuni rappresentanti del Forum associazioni familiari, Retinopera, Scout d’Europa, Fuci, Incontro matrimoniale, Meic e Ucid. Le conclusioni sono state affidate a Maddalena Pievaioli, segretaria generale della Cnal, e a mons. Vito Angiuli, presidente della Commissione episcopale per il laicato.

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