Il 17 luglio del 1998 veniva adottato lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale e la data viene ricordata nella Giornata della giustizia penale internazionale, occasione in cui ribadire l’impegno dell’Ue “a sostenere e difendere i principi e i valori sanciti dallo Statuto di Roma e a sostenere la Corte”. Lo ricorda l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune Josep Borrell in una dichiarazione che esorta, nonostante il momento che il mondo sta vivendo, a non dimenticare che “i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra continuano ad essere perpetrati”. Infatti la Corte “sta affrontando sfide esterne persistenti”, ma l’Ue è “ferma contro tutti i tentativi di minare il sistema internazionale di giustizia penale ostacolando il lavoro delle sue istituzioni centrali” e vuole restare un “motore per rafforzare il sostegno alla giustizia penale internazionale e in particolare alla Corte, attore chiave nella lotta contro l’impunità e parte del più ampio impegno dell’Ue nei confronti dell’ordine internazionale basato su regole”. Per Borrell occorre “proteggere l’integrità dello Statuto di Roma e l’indipendenza giudiziaria della Corte”, e per questo tutti gli Stati sono chiamati a “rispettare gli impegni assunti per sostenere lo stato di diritto, sia presso la Corte penale internazionale sia nei tribunali nazionali, nelle loro azioni a livello nazionale e attraverso la loro politica estera”. Un riconoscimento va all’importanza della società civile e dei difensori dei diritti umani che li difendono, promuovono la responsabilità e proteggono i diritti delle vittime di crimini internazionali.