Decreto Rilancio: Fnopi, “l’infermiere di famiglia/comunità è legge. Ora applicarlo e diffonderlo subito in tutte le Regioni”

Il Decreto Rilancio è legge. E con il Decreto Rilancio arriva “l’assunzione a tempo indeterminato di 9.600 infermieri di comunità”. Barbara Mangiacavalli, presidente Federazione ordini professioni infermieristiche (Fnopi), ringrazia il ministro della Salute Roberto Speranza che ha parlato di “svolta storica che ci consentirà di rafforzare concretamente i servizi territoriali che rappresentano, come anche questa emergenza ci ha confermato, il baluardo fondamentale per prevenire e successivamente gestire le emergenze sanitarie”. Mangiacavalli esprime soddisfazione per l’introduzione dei 9.600 infermieri di famiglia/comunità “che anche secondo il ministro fanno parte dell’investimento strategico sui servizi domiciliari alle persone fragili che, sono le sue parole, farà passare l’Italia dl 4% della platea di assistiti over 65 al 6,7%. Passiamo, grazie ad un solo decreto, da essere due punti sotto la media Ocse a 0,7% sopra la stessa media”. Necessario, prosegue, “applicare subito l’innovazione e dare spazio il più velocemente possibile alla nuova figura per l’assistenza sul territorio, anche prevedendo percorsi formativi ad hoc diffusi in tutte le Regioni: l’infermiere di famiglia/comunità non è una figura improvvisata, ma un professionista preparato e che ha seguito master specifici per poter assistere al meglio i pazienti fragili e le loro famiglie”. Una fragilità aumentata nel post-Covid. “Vogliamo dare il nostro contributo al Paese e lo vogliamo fare assieme a tutti gli altri professionisti della salute, consapevoli che tutte le energie dovranno essere orientate a garantire il diritto alla salute dei cittadini”, conclude Mangiacavalli.

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