“Studieremo attentamente la sentenza e rifletteremo sui possibili passi successivi”. Così reagisce Margarethe Vestager, commissaria Ue alla concorrenza, alla sentenza odierna del Tribunale dell’Ue che annulla la decisione della Commissione riguardo norme fiscali irlandesi che avrebbero favorito Apple. Due consociate Apple in Irlanda tra il 1991 e il 2015 avrebbero registrato utili europei pari a 22 miliardi di dollari (circa 16 miliardi di euro) ma ai sensi della normativa fiscale solo circa 50 milioni di euro sono stati considerati imponibili in Irlanda, spiega la commissaria che aggiunge: “Se gli Stati membri concedono a determinate società multinazionali vantaggi fiscali non disponibili per i loro concorrenti, ciò pregiudica la concorrenza leale nell’Ue” e sottrae gettito fiscale tanto più necessario in tempi di crisi. Per i casi della Fiat in Lussemburgo e di Starbucks nei Paesi Bassi – ricorda Vestager – il Tribunale Ue aveva “confermato che, sebbene gli Stati membri abbiano la competenza esclusiva nel determinare le loro leggi in materia di imposte dirette, devono farlo in relazione al diritto dell’Unione”, ivi comprese le regole in materia di aiuti di Stato. Per la Commissaria occorre continuare a lavorare “per affrontare le lacune e garantire la trasparenza”.