“Le infrastrutture pubbliche sono un bene pubblico prezioso, che deve essere gestito in modo responsabile, garantendo la piena sicurezza dei cittadini e un servizio efficiente”. Lo afferma il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, in un post su Facebook con il quale ricapitola quanto deciso dal Governo nella notte sul dossier Autostrade.
“Non spetta al Governo accertare le responsabilità penali per il crollo del Ponte Morandi. Questo – sottolinea il premier – è compito della magistratura e confidiamo che presto si completino questi accertamenti in modo da rendere giustizia a tutte le vittime di questa tragedia”. “Il compito del Governo – prosegue Conte – è contestare le gravi violazioni contrattuali e la cattiva gestione di cui si è resa responsabile Aspi e impedire che i privati possano continuare ad avvantaggiarsi di una concessione totalmente squilibrata a loro favore sia dal punto di vista giuridico sia dal punto di vista economico”. Al termine di “un negoziato durissimo” si è giunti all’“estromissione della famiglia Benetton” che cederanno “la loro partecipazione in Aspi”. La società diventerà una “public company” che “avrà un socio pubblico di riferimento e sarà aperta a nuovi investitori istituzionali”. I Benetton “hanno accettato di corrispondere un cospicuo risarcimento danni (3,4 miliardi)” e hanno rinunciato alla clausola di assoluto privilegio che gli attribuiva il diritto di ottenere i mancati guadagni per tutta la durata della concessione (circa 23 miliardi) pur in caso di scioglimento del contratto per gravissimo inadempimento (come nel caso del crollo del Ponte Morandi)”. Conte assicura che ci saranno “maggiori investimenti in manutenzione e sicurezza. La sicurezza dei cittadini non è revocabile”. “Puntiamo – spiega – ad un rafforzamento del sistema dei controlli e all’aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni. Nessuno resterà impunito”. Inoltre vengono salvaguardati i posti di lavoro. I Benetton “hanno accettato di riformulare il piano tariffario secondo le nuove indicazioni dell’autorità regolatoria (Art) e hanno accettato di riportare in equilibrio economico e giuridico la convenzione che appariva totalmente squilibrata a favore di Aspi” così come “hanno accettato di rinunciare e abbandonare tutte le cause contro il concedente”. “Tutto questo – evidenzia Conte – andrà tradotto nei prossimi giorni in un accordo chiaro e trasparente”. “Questa – ammonisce – è l’unica strada che potrà impedire la revoca della concessione”. Il premier parla di “una pagina inedita della nostra storia” scritta dal Governo: “Ha vinto lo Stato. Hanno vinto i cittadini. Avremo tariffe più eque e trasparenti, più efficienza, più controlli, più sicurezza. Ha vinto, infine, il rispetto della memoria delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi”.