“È una notizia straordinaria. Abbiamo anticipato il dibattito nazionale approvando una legge che permetterà alla nostra Regione di attuare un sistema all’avanguardia di stretta collaborazione fra pubblico e Terzo settore”. Il presidente di Cesvot, Federico Gelli, saluta così la notizia dell’approvazione della legge regionale sul Terzo settore in Consiglio regionale della Toscana attraverso la quale le amministrazioni regionali e locali, in nome del principio di sussidiarietà, sono legittimate ad affidarsi agli enti di Terzo settore in tema di co-programmazione, co-progettazione e convenzioni senza dover più ricorrere ad affidamenti mediante appalti pubblici.
La legge regionale istituisce inoltre la Consulta regionale del Terzo settore, una sede unitaria di rappresentanza con funzioni di proposta e consultazione nei confronti di Giunta e Consiglio regionale, con l’obiettivo di diventare il luogo di raccordo fra le diverse “anime” del Terzo settore per assicurare una regia unitaria e sviluppare, così, politiche per il Terzo settore di sostegno e promozione. Ulteriore novità è infine la disciplina del volontariato individuale. Anche su questo la Toscana regolamenta e disciplina per la prima volta l’attività di volontariato svolta al di fuori di enti del Terzo settore in rapporto diretto con la pubblica amministrazione. L’obiettivo è riconoscere un fenomeno in larga diffusione, ma all’interno di una cornice di regole che tutelino maggiormente – rispetto al passato – la spontaneità e l’autonomia dei volontari.