Venerdì 24 luglio, nella chiesa madre di Corleone, alle 18, sarà aperta dall’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della serva di Dio suor Maria Cira Destro, già prevista per lo scorso 12 marzo e poi rimandata a causa della pandemia di Covid-19.
Postulatore della causa è don Francesco Carlino che a nome dell’associazione “Suor Maria Cira Destro”, presieduta dal decano don Vincenzo Pizzitola, che ha presentato a mons. Pennisi il “Supplex libellus”, reso pubblico il 22 luglio 2019 con apposito editto arcivescovile. Il 28 novembre 2019 è stato rilasciato il nulla osta dalla Congregazione delle cause dei santi di Roma.
Al termine della celebrazione eucaristica i tre membri del Tribunale della causa, mons. Antonino Dolce (delegato arcivescovile), don Calogero Latino (promotore di giustizia) e Anna Manno (notaio) presteranno giuramento impegnandosi a compiere il loro incarico con fedeltà. Lo stesso faranno i membri della Commissione storica, che si occuperà di raccogliere scritti e documenti che riguardano la religiosa, tracciandone anche una relazione sulla personalità.
Suor Maria Cira Destro, al secolo Maria Antonia, religiosa clarissa, nacque a Corleone il 12 marzo 1782. Il suo amore per Cristo Crocifisso e per i poveri, l’esemplarità con cui vive i consigli evangelici, la vita di preghiera e di sofferenza sono i tratti distintivi della sua esistenza che si chiuse venerdì 24 luglio 1818, all’età di 36 anni. Viene ricordata anche per i fenomeni mistici e i segni prodigiosi che da sempre hanno contribuito ad alimentarne la fama di santità.