“Le proteste di massa in Bulgaria sono un fenomeno totalmente nuovo perché non è una protesta organizzata da un partito politico, sono piuttosto persone giovani che esprimono il proprio malcontento del modo in cui viene governata la Bulgaria”. È il commento a caldo al Sir della politologa ed editrice del sito “Boulevard Bulgaria” Sibina Grigorova, interpellata riguardo le manifestazioni in corso in Bulgaria da alcuni giorni con la richiesta delle dimissioni del primo ministro Borissov e del procuratore della Repubblica Ivan Geshev. “I motivi che li spingono a uscire per strada sono diversi, la perquisizione della sede della Presidenza fatta con tanto rumore, una cosa mai capitata, ma anche il caso con la spiaggia pubblica bloccata dagli agenti delle forze speciali per la villa di Ahmed Dogan, in breve, la realtà non corrisponde alle loro aspettative”, aggiunge. La Grigorova afferma inoltre che “la protesta non ha un leader, ma i manifestanti diventano sempre di più e prima delle richieste politiche concrete la gente dichiara che quello che succede in Bulgaria non corrisponde ai loro valori e vogliono un netto cambiamento rispetto ai scorsi 30 anni”. A suo avviso “anche la chiusura per il Covid-19 ha contribuito a far crescere la tensione ma sembra che le autorità non si rendono conto che questa volta la gente non smetterà di protestare prima di ottenere qualcosa”.