“Il dottor José Gregorio Hernandez è considerato dai cultori della Santeria capo della ‘Corte medica’ (uno degli ambiti dello spiritismo venezuelano, ndr). Ciò ha generato grave confusione intorno alla figura di questo medico e ancor più ne produrrà nel popolo latinoamericano, se non verrà chiarita l’appropriazione indebita che essi hanno fatto della sua figura”. Lo scrive l’Associazione internazionale esorcisti (Aie) alla luce della beatificazione di José Gregorio Hernandez e la sua strumentalizzazione da parte della Santeria. L’attenzione, in particolare, è verso “l’uso che è stato fatto fino a oggi della figura di questo grande medico cristiano da parte della Santeria”, che è una forma di stregoneria, molto diffusa in Sudamerica, che richiede il sacrificio di animali e, in casi estremi, anche mutilazioni umane e “donazioni” da parte di chi presiede il rito. Gli esorcisti denunciano riti di guarigioni guidati da sciamane, dai medium e dai maghi tramite sedute spiritiche e con dei rituali, durante i quali “la gente bisognosa pensa che sia intervenuto veramente il dottore, esistito storicamente, che per permissione di Dio opera miracoli”. “In realtà – spiegano gli esorcisti -, sono intervenuti gli spiriti della ‘Corte’ che operano pseudo guarigioni, chiedendo però allo sciamano, al medium o al mago di dare loro in cambio l’anima del ‘paziente’, senza che quest’ultimo ne sappia nulla”. In sostanza, gli esorcisti denunciano così un’ambiguità: il rischio che la gente si affidi al maligno a propria insaputa, convinta invece di chiedere una grazia a un beato. Invece, si verifica che “la sciamana, il medium o il mago offrono e consacrano agli spiriti non solo gli oggetti che avevano chiesto di portare, ma anche la persona che si è rivolta a loro. E ciò a insaputa della persona stessa”.