“Il ministero episcopale che mi è stato affidato e che mi accingo a compiere con voi e per voi si può riassumere in un concetto fondamentale: la testimonianza”. Lo ha detto l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, nel suo intervento durante la visita ieri pomeriggio alla cattedrale di San Lorenzo e durante l’incontro con il Capitolo dei canonici. “Il compito precipuo del vescovo in quanto successore degli apostoli è quello di essere testimone del Risorto per e nella comunità a lui affidata”, ha aggiunto il presule, che ha indicato il suo “unico programma e piano pastorale”: “Condurvi a Gesù risorto, cercando di fare della nostra chiesa di Genova un’epifania del volto del Padre misericordioso per gli uomini del nostro tempo”. L’arcivescovo ha quindi sottolineato l’importanza della testimonianza “nella vita e nell’esperienza dei due santi cui questa chiesa cattedrale è profondamente legata”, “entrambi testimoni”: san Giovanni Battista e san Lorenzo.
Infine, un appello alla comunità diocesana: “Tutti, ciascuno secondo i carismi e le responsabilità ricevute, siamo chiamati ad accogliere l’invito ad essere testimoni della risurrezione di Gesù, affinché il mondo creda in Colui che, solo, è capace di far passare dalla morte alla vita”.
Mons. Tasca poco prima era stato accolto nella cattedrale dal Capitolo metropolitano di San Lorenzo: “Il Santo Padre le ha dato una croce sulle spalle, noi come suoi figli, speriamo e auguriamo che non sia troppo pesante, tuttavia quel bacio (al reliquiario detto ‘croce di Zaccaria’, ndr) spiritualmente ci conforta perché ci rende convinti che Lei affronterà il cammino insieme a noi con amore e con generosità”.