Mettere in atto politiche che privilegiano l’assistenza ai poveri e ai più vulnerabili, in modo che la politica possa essere una “forma eminente di carità”, come l’ha definita Papa Francesco nel suo Messaggio per la 52ª Giornata mondiale della pace. È quanto ha detto ai parlamentari cattolici dell’Assemblea nazionale, membri dei diversi partiti, il card. Andrew Yeom Soo-jung, arcivescovo di Seoul, visitando l’Assemblea nazionale di Yeouido, il 10 luglio, e celebrando una messa per i deputati cattolici della 21ª Assemblea nazionale della Repubblica della Corea, appena eletta nella nazione. Come riporta l’agenzia Fides, alla messa, presieduta dal cardinale e concelebrata da nove sacerdoti dell’arcidiocesi, hanno partecipato 43 membri del Congresso cattolici e alcuni membri dello staff dell’Assemblea nazionale. Il cardinale ha invitato i politici presenti a “sostenere i valori della vita e consentire la coesistenza pacifica di tutti”, a interessarsi e a essere uniti in questo impegno culturale e di azione nella società coreana. Riferendosi alla cornice della pandemia, il card. Andrew Yeom ha sottolineato: “In questo periodo di turbolenze a causa del Covid-19, ci rendiamo di nuovo conto che siamo tutti vulnerabili e indifesi. Come ha detto Papa Francesco, siamo andati avanti a rotta di collo, sentendoci potenti e capaci di fare qualsiasi cosa. Non ci siamo fermati, non siamo stati scossi da guerre o ingiustizie in tutto il mondo, né abbiamo ascoltato il grido dei poveri o del nostro pianeta malato”. E ha ricordato ai parlamentari di essere sempre attenti e di promuovere politiche in favore dei poveri e degli indigenti. Dopo la messa, l’arcivescovo ha avuto un incontro con il presidente dell’Assemblea nazionale, Park Byeong-seug, e ha espresso l’auspicio che i membri del Congresso della 21ª Assemblea nazionale possano “alleggerire il cuore dei cittadini coreani, perdonando, lavorando in armonia tra loro” e restando uniti ogni volta che avvengono prove e difficoltà per la nazione.