“Grande gioia alla prospettiva di riprendere le messe e profonda gratitudine per chi ha lavorato duramente perché questo diventasse possibile”. Con questi sentimenti, espressi in un comunicato, la Conferenza episcopale scozzese dà il benvenuto all’annuncio del governo scozzese che le celebrazioni eucaristiche riprenderanno a partire dal 15 luglio. È stato il primo ministro Nicola Sturgeon a comunicare la notizia, spiegando che la Scozia è entrata nella fase tre del lockdown, quella nella quale riaprono parrucchieri, biblioteche, musei e cinema. “Nell’ultimo mese le nostre parrocchie si sono preparate per la ripresa sicura delle nostre preghiere comuni e della celebrazione della messa che è al centro della vita della Chiesa”, scrive il vescovo Hugh Gilbert, presidente della Conferenza episcopale scozzese, a nome degli altri vescovi, nel suo comunicato. “Non aver potuto partecipare alla messa per molti mesi è stata una fonte di vera tristezza per i cattolici scozzesi e sono sicuro che vi sarà molta gioia alla prospettiva di un ritorno”. I vescovi scozzesi ringraziano anche “chi ha contattato i parlamentari e il governo per chiedere la riapertura”. La Conferenza episcopale aveva, infatti, collaborato con il governo per la ripresa delle messe ma quest’ultimo aveva deciso di rimandare. I vescovi concludono il loro comunicato “ringraziando il governo e ricordando ai parrocchiani che l’obbligo di frequenza delle messe rimane sospeso”.