“Lo abbiamo sperimentato nei giorni più bui della pandemia: la comunicazione autentica passa dalla custodia e dalla cura dell’altro, da quella capacità di lasciarsi attraversare attivamente da ciò che è intorno a noi e che, in questo processo, diventa parte di noi”. Lo scrive il direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, Vincenzo Corrado, nel suo commento pubblicato sulla newsletter diffusa oggi. “La comunicazione vera è testimonianza, quel martirio che porta a rinunciare a se stessi per far posto all’umanità che ci rende parte di un tutto”, aggiunge ricordando il messaggio di Papa Francesco ai membri della Catholic Press Association, secondo cui “non possiamo veramente comunicare se non veniamo coinvolti in prima persona, se non attestiamo personalmente la verità del messaggio che trasmettiamo”. “La bellezza e la fatica del pensare e del comunicare passano dalla custodia e dalla cura”, sottolinea in conclusione il direttore dell’Ufficio Cei.