Oggi Telefono Azzurro compie 33 anni di presenza e di impegno vissuti accanto a bambini e adolescenti. “Telefono Azzurro non ha mai celebrato in maniera sterile ricorrenze e anniversari. Anche in occasione di questo 33° compleanno dell’associazione, il nostro desiderio è portare l’attenzione, ancora una volta, sui bisogni spesso drammatici dell’infanzia e sulla capacità progettuale di darvi risposta. Siamo grati a tutti coloro che negli anni ci hanno sostenuto e continuano a condividere con noi questo fondamentale cammino – ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro –. In questi anni di attività, abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di bambini e adolescenti perché il nostro Dna è proprio quello di metterli al centro, renderli partecipi delle iniziative di consapevolezza e difesa dei loro diritti. In questa fase di emergenza Coronavirus, particolarmente dura per bambini e adolescenti, noi di Telefono Azzurro siamo ancora più impegnati a dargli voce perché i loro bisogni devono essere prioritari nella ripartenza del nostro Paese”.
L’ impegno di Telefono Azzurro è dimostrato dai numeri delle proprie linee, gratuite, operative 24 ore su 24, 7 giorni su 7: la linea di Ascolto e consulenza 1.96.96, il servizio 114 Emergenza infanzia, il servizio 116.000 Numero unico europeo per minori scomparsi.
Telefono Azzurro nel corso degli anni ha rafforzato la sua presenza in tutti i principali network internazionali che si occupano di tutela dell’infanzia e promozione dei diritti dei bambini e adolescenti, presso le Istituzioni italiane ed europee e sempre di più in maniera diretta sul territorio, portando i propri progetti nelle scuole e nelle carceri, per diffondere ad ogni livello la cultura della prevenzione da abusi e maltrattamenti.
Anche nella recente emergenza Coronavirus, fin dalle prime ore del lockdown Telefono Azzurro è stata la voce dei bambini e gli adolescenti,e ha rafforzato la sua missione per essere vicino all’infanzia, alle famiglie e a tutto il mondo scolastico ed educativo. Per questo, ha tenuto una serie di webinar dedicati all’educazione digitale e alla promozione del benessere in rete, ha promosso con Vita il think tank “Ripartiamo da loro” per renderli protagonisti del futuro e porli al centro del dibattito politico.