“In questo mondo, segnato da tante tribolazioni, si continua a morire a migliaia di pandemia, soprattutto nei Paesi più poveri. Penso alla situazione del Brasile e del Perù, mentre chiediamo al nostro Padre, che sta nei Cieli, di liberarci da questa epidemia”. Così l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della celebrazione eucaristica che ha presieduto ieri, nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, a cui ha partecipato una rappresentanza dei giovani animatori degli oratori parrocchiali in vista dell’imminente avvio delle attività dei “Gr.Est” (Gruppi estivi) per bambini e adolescenti.
Soffermandosi sul significato della solennità della Ss. Trinità, il cardinale ha affermato che “dobbiamo rallegrarci, perché Dio, che è trinità, ‘ha tanto amato il mondo da dare il figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna’. Gesù non ci parla con parole incomprensibili o astratte, ma nella concretezza e nella semplicità”, ha aggiunto soffermandosi sui tre verbi presenti nel brano del Vangelo di ieri, attraverso i quali Dio si manifesta: amare, dare e salvare. “Il Padre ama il mondo e dona il figlio amato e questo Figlio opera la salvezza e dona lo Spirito Santo. Ecco la Trinità: una volontà unica, nei nostri confronti, la nostra salvezza e tre persone distinte, ma non separate che realizzano questo volere d’amore”. Infine, il cardinale ha sottolineato che “proprio in questo nostro ‘volere’ sta la nostra responsabilità: rispondere, o meglio, corrispondere a questo amore. Se non rispondi ti condanni da solo al vuoto, al non senso”.