Papa Francesco: a Scholas Occurrentes, “creare la cultura dell’incontro”
“La strada” di Fellini, “La vocazione di Matteo” del Caravaggio e “L’idiota” di Dostoevskij. Sono le tre immagini evocate dal Papa per illustrare “il sentimento, la chiamata e la bellezza”, che tutte insieme formano “la storia di una crisi” in cui è in gioco “la responsabilità umana”. Nel videomessaggio inviato a conclusione dell’incontro virtuale con giovani, genitori e insegnanti di tutto il mondo organizzato dalla Fondazione Scholas Occurrentes, nella ricorrenza della Giornata mondiale dell’ambiente, Francesco si è soffermato sulla doppia accezione del termine “crisi”, come “rottura” ma anche come “opportunità”. E ai giovani collegati virtualmente da ogni parte del mondo ha chiesto di “creare la cultura dell’incontro”, di “aprire le porte all’Università del sentimento” e di valorizzare tre parole – “gratuità, sentimento e bellezza” – da cui dipende “l’umanità intera, il futuro”. (clicca qui)
Papa Francesco: a presidente Colombia, “invertire la rotta” per “un mondo sempre più abitabile e una società più umana”
La pandemia di Covid-19 “è una sfida che ci ricorda che di fronte alle difficoltà si aprono sempre nuove strade per stare uniti come una grande famiglia umana”. È quanto scrive il Papa, nella lettera inviata al presidente della Repubblica di Colombia, Iván Duque Márquez, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, che ricorre oggi e che quest’anno sarà ospitata virtualmente dalla Colombia sul tema della biodiversità. “La protezione dell’ambiente e il rispetto della biodiversità del pianeta sono temi che ci riguardano tutti”, ricorda Francesco: “Non possiamo pretendere di rimanere sani in un mondo malato”. Tocca a noi, per il Papa, “invertire la rotta e lottare per un mondo migliore, più salubre, per lasciarlo in eredità alle generazioni future”. “Tutto dipende da noi”, l’appello di Francesco, secondo cui l’obiettivo è “la costruzione di un mondo sempre più abitabile e di una società più umana”. (clicca qui)
Ambiente: Mattarella, “prendere atto del legame imprescindibile tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”
“Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. “Le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali – ad esempio – la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni”, ha sottolinea il Capo dello Stato, ricordando che “la giornata di oggi è dedicata alla biodiversità, ossia alla ricchezza dell’ambiente di vita che ci circonda”. “La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità”, ha ammonito il presidente, convinto che “oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca, della cultura scientifica ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile”. (clicca qui)
Economia: colloquio Mattarella-Visco, “da Bce e Commissione Ue sostegno efficace per la ripresa”
Nel corso di un colloquio con il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso grande apprezzamento per le ulteriori decisioni assunte dalla Banca centrale europea. Lo si apprende da una nota diffusa dal Quirinale. “La Bce – si legge nella nota -, sotto la guida della sua presidente, Cristine Lagarde, prosegue un’azione che, insieme a quella della Commissione europea, sostiene con efficacia l’impegno per la ripresa delle economie dei Paesi dell’Unione colpite dagli effetti della pandemia, rafforza l’Eurozona e il ruolo delle istituzioni europee”. (clicca qui)
Brexit: stallo nei negoziati tra Ue e Regno Unito. Barnier, “non ci sono progressi significativi”
“Mia responsabilità di negoziatore per l’Ue è dire la verità, e la verità è che non ci sono stati progressi significativi”: questo il bilancio tracciato da Michel Barnier oggi, alla fine della quarta tornata di negoziazioni sulle relazioni con il Regno Unito. Barnier ha ringraziato David Frost, capo della delegazione britannica, e le squadre che hanno lavorato nei giorni scorsi “per il rispetto reciproco, la qualità del lavoro e la professionalità”, ma si è a un punto di stallo. “Non chiediamo altro che il rispetto della dichiarazione politica”, ha detto Barnier, cosa che invece manca da parte britannica. “Il Regno Unito tra meno di sette mesi lascerà il mercato unico e l’unione doganale, il 31 dicembre prossimo”; ciò significa che entro il 31 ottobre dovrebbe essere pronto il testo che regola i futuri rapporti: l’impresa è ardua, tanto più che il governo Johnson non sembra voler chiedere proroghe, mentre “da parte nostra siamo sempre stati aperti all’estensione di uno o due anni come previsto dall’accordo; e la nostra porta resta aperta”. Si andrà avanti con un prossimo round a fine giugno. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: mons. Barreto (Colombia), “nella regione del Pacifico macabra connessione tra pandemia, violenza e abbandono dello Stato”
“Il Covid-19 è arrivato fino alle coste del Pacifico e ha aggiunto sale alle ferite di questo territorio, dal momento che questa pandemia coesiste con altre pandemie come la violenza e l’abbandono dello Stato. In questo contesto, si stabilisce una macabra connessione al sistema sanitario precario e all’azione inefficace dello Stato contro gli attori armati, rendendo le persone estremamente vulnerabili”. L’amara constatazione è di mons. Juan Carlos Barreto Barreto, vescovo di Quibdó, capoluogo del dipartimento del Chocó, nella Colombia occidentale. Si tratta di una delle aree maggiormente caratterizzate dalla presenza di gruppi armati, dalla violenza, dalla povertà, dalla lontananza delle Istituzioni. Tutti aspetti accentuati dall’attuale pandemia. (clicca qui)
Coronavirus Covid-19: Irlanda, dal 29 giugno riapriranno i luoghi di culto
L’arcivescovo di Armagh e primate d’Irlanda, mons. Eamon Martin, ha accolto con favore l’annuncio del governo per la riapertura delle chiese per le celebrazioni eucaristiche. “In seguito all’annuncio di oggi del taoiseach (premier, ndr) Leo Varadkar, secondo cui le restrizioni alla salute pubblica dovute al Covid-19 saranno allentate il 29 giugno, per consentire di riprendere i servizi liturgici”, con le dovute precauzioni, “accolgo con favore questa notizia e come altri sacerdoti in Irlanda non vedo l’ora di celebrare la messa” con i fedeli. (clicca qui)
Anche l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, ha accolto con favore l’annuncio della riapertura. “Questo – ha affermato l’arcivescovo di Dublino in una nota – sarà una consolazione per molte persone e i preparativi saranno intensificati per garantire che ciò possa essere fatto in sicurezza”. (clicca qui)