Ambiente: Coldiretti, “l’Italia può festeggiare l’agricoltura più green d’Europa. Primato nella biodiversità”

“L’Italia può festeggiare l’agricoltura più green e biodiversa d’Europa con 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con 72mila operatori, la decisione di non coltivare organismi geneticamente modificati (Ogm), 40mila aziende agricole impegnate nel custodire semi o piante a rischio di estinzione e il primato della sicurezza alimentare mondiale con il maggior numero di prodotti agroalimentari in regola per residui chimici irregolari”. Lo afferma la Coldiretti, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente che si celebra oggi ed è dedicata quest’anno alla biodiversità. “Il territorio nazionale – sottolinea la Coldiretti – ha il primato europeo proprio nella biodiversità grazie ad esempio – spiega la Coldiretti – alle 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e alle 533 varietà di olive contro le 70 spagnole. E l’Italia è anche leader nella sostenibilità a livello comunitario con appena il 7,2% di tutte le emissioni a livello nazionale con 30 milioni di tonnellate di Co2 equivalenti in Italia, contro i 76 milioni di tonnellate della Francia, i 66 milioni di tonnellate della Germania, i 41 milioni del Regno Unito e i 39 milioni della Spagna”. Si tratta di “risultati ottenuti anche grazie al deciso impegno nell’innovazione con la svolta tecnologica dell’agricoltura 4.0 che a livello nazionale punta soprattutto alla sostenibilità e alla qualità”. Un modello di sviluppo unico che ha garantito all’Italia, evidenzia la Coldiretti, “anche il primo posto in Ue per valore aggiunto agricolo con 31,8 miliardi di euro correnti nel 2019”.
“I primati del made in Italy a tavola realizzati grazie a 730mila imprese agricole sono un riconoscimento del ruolo del settore agricolo per la crescita sostenibile del Paese”, afferma il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, secondo il quale “occorre dunque salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare soprattutto in un momento in cui con l’emergenza Covid -19 il cibo ha dimostrato tutta la sua strategicità”.

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