Oggi ricorre il 187 anniversario della fondazione del Corpo sanitario dell’Esercito, nato nel 1883 dal Servizio sanitario militare dell’Esercito. Anche il ministero della Difesa ha ricordato questo evento con un tweet, mentre sul sito dell’Esercito italiano si evidenzia la lunga storia nel corso della quale il personale del Corpo si è sempre distinto per abnegazione, spirito di sacrificio e dedizione sempre in prima linea per soccorrere e curare i combattenti nei Paesi in cui operano le Forze armate italiane.
https://twitter.com/MinisteroDifesa/status/1268483352476164098
Una risorsa a supporto del Servizio sanitario nazionale, come nell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di coronavirus Covid-19, durante la quale il Corpo sanitario dell’Esercito ha risposto mettendo a disposizione il personale medico e infermieristico per supportare il rientro di connazionali dall’estero, per il trasporto multimodale di pazienti affetti da virus, per la creazione di circa 3.500 posti letto e per essere dispiegato in varie strutture sanitarie in Italia, alleggerendo il carico di lavoro di medici e infermieri delle aree più colpite, soprattutto in Lombardia, nelle province di Lodi, Bergamo e Milano. Allestiti inoltre due ospedali da campo a Piacenza e Crema, oltre ai servizi offerti nel Centro ospedaliero militare di Milano e del Policlinico militare del Celio, quest’ultimo divenuto Covid-Hospital da 150 posti letto. Nel pieno dell’emergenza, erano oltre 250 i sanitari con le stellette schierati anche in presidi sanitari remoti come Castelnuovo Bocca d’Adda, Somaglia, Codogno e Casalpusterlengo, località dove a causa del Covid-19 intere aree erano rimaste senza assistenza sanitaria.