Alcune stanze prese in affitto dalla diocesi di Andria diventano “rifugio per i più poveri”. L’iniziativa è stata sviluppata in questo tempo di emergenza sanitaria e distanziamento sociale per contenere il contagio da Covid-19, tenendo presente che la casa di accoglienza “Santa Maria Goretti” offre solo servizi diurni e che non vi sono sul territorio luoghi per un’accoglienza notturna di persone che vivono per strada. “Parlando e confrontandomi con il vescovo della nostra diocesi di Andria, mons. Luigi Mansi – riferisce don Geremia Acri, responsabile della casa di accoglienza Santa Maria Goretti -, abbiamo ritenuto conveniente allestire un rifugio per dare sostegno concreto alle situazioni di fragilità sociale ed economica. Praticamente abbiamo preso in fitto alcune stanze, proprio per dare concretezza a quel ‘restate a casa’”.
Un’iniziativa che vuole essere “l’ennesima risposta alle tante carenze del nostro territorio”. “Una risposta momentanea che corre in aiuto di chi vive nelle difficoltà economiche e sociali, non è in grado di provvedere autonomamente a soluzioni abitative, è privo di sostegno familiare oppure la permanenza nel nucleo familiare è temporaneamente compromessa dal sopraggiungere di varie problematiche”.