Nell’attuale scenario sociosanitario duramente provato dall’emergenza Covid-19, la Federazione nazionale ordini professione ostetrica (Fnopo) fa appello a legislatori e sindacati per la tutela della salute delle donne, del nascituro, della famiglia presentando bozza di emendamento ai commi 4 e 5, e in subordine al comma 7, dell’art. 1 “Disposizioni urgenti in materia di assistenza territoriale” del Decreto Rilancio per includere nell’iter di conversione il modello di “ostetrica di famiglia e di comunità”. Lo annunciano le componenti del Comitato centrale Fnopo, convinte che le ostetriche siano “l’indispensabile presidio territoriale volto a fronteggiare l’attuale fase di emergenza in area materno infantile, al fine di rafforzare l’organizzazione su base distrettuale e sviluppare la medicina di prossimità”. L’emergenza da Covid-19 ha dimostrato importanti criticità nell’assistenza sanitaria sul territorio a tutti i cittadini, in particolare alle donne. L’iniziativa della Federazione si pone dunque nell’ottica di approccio globale dei bisogni di salute delle donne Covid positive o negative in gravidanza, allattamento-puerperio e cure al neonato-bambino, alle donne in cura per patologie oncologiche, e in tutti i casi in cui le donne hanno necessità di assistenza. “Prevedere l’introduzione della figura dell’ostetrica di famiglia e di comunità nel Ssn, e in modo omogeneo in tutte le Regioni, avrebbe un grande impatto sociosanitario e rappresenta inoltre la risposta concreta all’attuale nuovo contesto e agli scenari futuri”, si legge nell’appello. Significherebbe “rimettere al centro la salute delle donne, e il futuro delle nuove generazioni”.