Coronavirus Covid-19: Istat-Iss, tra il 20 febbraio e il 30 aprile 28.561 decessi di persone positive

“La Sorveglianza nazionale integrata ha registrato, dal 20 febbraio al 30 aprile 2020, 28.561 decessi in persone positive al Covid-19; di queste 15.114 (53%) sono decedute entro il mese di marzo (il picco si è raggiunto il 28 marzo) e 13.447 (47%) nel mese di aprile. Il continuo aggiornamento dei dati da parte delle Regioni ha permesso di recuperare ulteriori 790 decessi (15.114 rispetto ai 14.324) avvenuti a marzo ma comunicati successivamente alla data di aggiornamento della base dati oggetto del primo Rapporto (26 aprile 2020)”. È quanto si legge nel rapporto sull’“Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente” relativo al primo quadrimestre 2020, diffuso oggi da Istituto nazionale di statistica (Istat) e Istituto superiore di sanità (Iss).
Il report presenta l’analisi dei dati di mortalità totale riferiti a 7.270 Comuni (92% dei 7.904 complessivi, per una copertura del 93,5% della popolazione residente in Italia).
“Il numero di casi Covid-19 segnalati in Italia – viene spiegato – è massimo nel mese di marzo con 113.011 casi, (il picco si raggiunge il 20 marzo), quindi inizia a diminuire; ad aprile sono stati segnalati 94.257 casi, sebbene molti decessi avvenuti nel mese riguardano persone diagnosticate a marzo. Il calo prosegue ancora più marcatamente nel mese di maggio (18.706 casi, mese non completo e dati aggiornati al 25 maggio)”. Inoltre, viene rilevato che “dei 209.013 casi Covid-19 diagnosticati entro il 30 aprile 2020, il 53,3% (111.452) è di sesso femminile. La classe mediana di età è di 60-64 anni (rispetto al range 0-100). Nella fascia di età maggiore di 90 anni, le donne sono quasi l’80%, anche in ragione della netta prevalenza femminile in questo segmento di popolazione. Appena l’1% dei casi segnalati riguarda soggetti di età inferiore ai 14 anni, il 27% riguarda individui nella classe di età 15-49 anni, il 46% nella classe di età 50-79, il 26% individui di età superiore o uguale agli 80 anni compiuti”.
Nel report si “conferma l’eterogeneità nella diffusione geografica dell’epidemia, che risulta molto contenuta nelle Regioni del Sud e nelle Isole, mediamente più elevata in quelle del Centro rispetto al Mezzogiorno e molto elevata nelle regioni del Nord. Considerando i casi e i decessi Covid-19, il 75% dei casi segnalati e l’82% dei decessi si trovano nelle province definite a diffusione ‘alta’, il 17% dei casi e il 13% dei morti in quelle a diffusione ‘media’ e rispettivamente l’8% e il 5% nelle province a diffusione ‘bassa’”.

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