Riprende gradualmente la celebrazione delle messe alla presenza di fedeli in Costa Rica. È la conseguenza del protocollo firmato dalla Conferenza episcopale (Cecor)e dal Governo. Durante il primo mese di riapertura graduale, si legge nel protocollo è possibile “aprire solo le chiese parrocchiali e le più grandi tra le cappellanie di ciascuna parrocchia”.
Alle messe inizialmente è prevista la presenza di “75 persone, mantenendo la distanza stabilita di 1,80 metri. Ogni parrocchia si organizzerà per garantire che solo quel numero di persone partecipi all’Eucaristia. Sono poi previste ulteriori indicazioni, comuni a quelle finora osservate in altri Paesi, su distribuzione dell’Eucaristia e segno di pace.
“Ribadiamo – scrivono i vescovi – che nel mezzo di questa straordinaria situazione abbiamo mantenuto un dialogo stretto e trasparente e la massima disponibilità a collaborare con le autorità del Ministero della Salute. Nell’attenzione alla responsabilità che tutti noi abbiamo nel mezzo di questa crisi, ci prepariamo alla riapertura delle nostre chiese e dei nostri luoghi di culto, in un processo ordinato e progressivo. È per questo che chiediamo ai parroci, ai vicari parrocchiali, ai rettori delle chiese e di altre strutture di essere vigili nella stretta osservanza delle indicazioni contenute negli strumenti che presentiamo oggi”.