“Difficile pensare al futuro della Sardegna senza una salutare scossa che faccia ripartire il settore del turismo”. Lo scrivono i vescovi della Sardegna nel loro messaggio “La fede e il futuro del nostro popolo nel tempo della prova”, letto ieri da mons. Sebastiano Sanguinetti, segretario della Conferenza episcopale sarda, al termine della messa nella basilica di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari. “Sosteniamo con vigore l’ambizioso ma necessario impegno di tutti coloro, politici e imprenditori, che hanno manifestato tante idee innovative anche per quest’estate. La nostra Isola, con la sua naturale bellezza e la possibilità di essere una Regione Covid-free, può rappresentare un modello da imitare e contemporaneamente compiere una svolta significativa della sua storia”. Secondo i vescovi, è importante “accompagnarla e favorirla risolvendo finalmente l’annoso tema dei trasporti e contribuendo, con opportune e coraggiose decisioni, a offrire l’immagine di una Sardegna non solo autonoma ma anche accogliente e solidale, modello di una società che sa rigenerarsi e rinnovarsi”. Un impegno che i vescovi chiedono alle comunità ecclesiali, perché “offrano un’accoglienza liturgica e spirituale che aiuti ogni turista a rigenerare anche lo spirito”.