Papa Francesco: ai Frati minori conventuali, Sant’Antonio da Padova “un santo moderno e geniale”

Foto Calvarese/SIR

“Auspico che questa significativa ricorrenza susciti, specialmente nei religiosi francescani e nei devoti di Sant’Antonio sparsi in tutto il mondo, il desiderio di sperimentarne la stessa santa inquietudine che lo condusse sulle strade del mondo per testimoniare, con la parola e le opere, l’amore di Dio”. Così il Papa, in una lettera inviata a padre Carlos Alberto Trovarelli, ministro generale dell’Ordine dei Frati minori conventuali, in occasione dell’ottavo centenario della morte dei Protomartiri francescani e dell’ingresso nei Frati minori del canonico agostiniano Fernando da Lisbona, assumendo il nome di Antonio. “Il suo esempio di condivisione con le difficoltà delle famiglie, dei poveri e disagiati, come pure la sua passione per la verità e la giustizia, possano suscitare ancora oggi un generoso impegno di donazione di sé, nel segno della fraternità”, la tesi di Francesco: “Penso soprattutto ai giovani: questo Santo antico, ma così moderno e geniale nelle sue intuizioni, possa essere per le nuove generazioni un modello da seguire per rendere fecondo il cammino di ciascuno”. Nella lettera, il Papa ripercorre la vita del santo, nativo di Lisbona ma trasferitosi a Padova, “città che sempre sarà legata in modo particolare al suo nome e che ne custodisce il corpo”, e si associa spiritualmente “a quanti prenderanno parte alle diverse iniziative promosse per vivere nella preghiera e nella carità questo ottavo centenario antoniano. “A tutti auguro di poter ripetere con Sant’Antonio: ‘Vedo il mio Signore!'”, l’augurio di Francesco, secondo il quale “è necessario ‘vedere il Signore’ nel volto di ogni fratello e sorella, offrendo a tutti consolazione, speranza e possibilità di incontro con la Parola di Dio su cui ancorare la propria vita”.

 

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