Ha preso il via oggi, in una edizione speciale on line, il Festival delle culture mediterranee Sabir, promosso da Arci insieme a Acli, Caritas e Cgil. “È il primo segnale del grande senso di responsabilità di tutto il mondo associativo che da anni lotta affinché l’Italia e l’Europa siano costruite sulle basi del dialogo e dell’integrazione con l’Africa e con tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo”, ha affermato Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, durante l’evento di apertura del Festival, quest’anno intitolato “Sabir 2020 Oltre. Il Mediterraneo e la crisi globale”. “La situazione dei migranti, dei rifugiati, dei profughi e dei richiedenti asilo – ha aggiunto Antonio Russo, consigliere di presidenza Acli con delega all’immigrazione –, nonostante l’impossibilità di movimento, si è fatta più critica e ha costretto e costringe persone assoggettate e condizioni di schiavitù e di governi dittatoriali a subire violenze e soprusi in attesa di rifugiarsi in Europa o in altri Paesi del mondo. Ecco perché è ancora più necessario aprire momenti di confronto e di dibattito sul tema dei diritti”. Tanti gli eventi in programma il 3-4-5 giugno e il 10-11-12 giugno, che si potranno seguire tutti in diretta su Zoom e LiveFacebook.