L’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha presentato oggi in un convegno virtuale l’Annuario dei dati ambientali 2019, fotografia dello stato di salute del nostro Paese. Grave la situazione per fauna e flora, minacciate da inquinamento e specie aliene. In buono stato solo il 48% dei fiumi e il 20% dei laghi italiani. Bene le aree protette del nostro Paese. Le temperature crescono in Italia più che in altre parti del mondo (+1,71 °C nel 2018 contro +0,98 °C globale), ma diminuiscono i gas serra (-17,2% dal 1990 al 2018). Quanto all’inquinamento atmosferico, sempre secondo l’annuario Ispra, si sforano i limiti giornalieri, anche se in Italia nel medio-lungo periodo gli inquinanti sono in discesa. Il Bacino padano resta il malato d’Europa, ma l’Italia con il 18,3% delle energie rinnovabili ha superato l’obiettivo 2020 fissato dall’Ue. Bene rispetto all’Europa anche nell’uso circolare dei materiali: l’Italia è terza per la cosiddetta “produttività delle risorse”, un indice usato in Europa per descrivere il rapporto tra il livello dell’attività economica (Pil) e la quantità di materiali utilizzati dal sistema socio-economico. L’annuario dei dati italiani oggi è stato letto da Hans Bruynincks direttore generale agenzia europea dell’ambiente, in rapporto allo State of the Environment Report, Soer 2020.
Al convegno è intervenuto anche il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: “Le sfide climatiche e le disuguaglianze vanno di pari passo con una giusta transizione che proteggerà i nostri cittadini. Le società più eque hanno migliori condizioni ambientali e mostrano una maggiore capacità di diventare più sostenibili. Al contrario, una società diseguale in cui ampie fasce di popolazione vivono in condizioni di povertà alimenta la crisi ecologica”. Il presidente Sassoli ha anche affermato che il Recovery Fund per il rilancio economico interverrà su “sfide ambientali, perdita biodiversità, inquinamento, cambiamenti climatici, sviluppo sostenibile”. Da Bruynincks un appello: “Si fermino i sussidi negativi per l’ambiente”.