Da lunedì 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, sarà operativo nelle diocesi di Modena-Nonantola e Carpi il Servizio interdiocesano per la prevenzione, l’ascolto e la tutela dei minori e delle persone vulnerabili (Sipatm). Il Servizio, diretto da don Maurizio Trevisan, è chiamato ad offrire supporto alle realtà ecclesiali delle due diocesi, articolandolo attraverso varie modalità e attività: prevenzione e formazione su tutto il territorio; informazione e sensibilizzazione; formazione, sostegno e consulenza agli operatori ecclesiali impegnati a vari livelli nell’ambito educativo e pastorale; collaborazione e sinergia con il Servizio nazionale e regionale per la tutela dei minori istituiti dalla Cei; rapporti con l’Autorità civile e le relazioni pubbliche. “Parte ora il Servizio di ascolto, nei prossimi mesi il lavoro di prevenzione sul territorio, cercando di coinvolgere anche altre istituzioni”, dichiara mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e amministratore apostolico di Carpi, ricordando che fu san Giovanni Paolo II, “vent’anni fa, il primo pontefice ad affrontare la piaga degli abusi nella Chiesa”, emersi con particolare gravità negli Usa. Papa Wojtyla affidò i casi più complessi alla
Congregazione per la dottrina della fede, il cui prefetto era il card. Ratzinger. Diventato papa, Benedetto XVI ha proseguito con determinazione la lotta contro gli abusi. Un percorso che ha portato papa Francesco ad avviare processi ecclesiali, culturali e normativi culminati nel meeting del febbraio 2019 in Vaticano. Tra i compiti del Servizio interdiocesano anche l’apertura di un Centro di ascolto. Attraverso la pagina dedicata nei siti delle due diocesi si possono avere tutte le informazioni per un primo contatto:
www.chiesamodenanonantola.it/servizio-interdiocesano-per-laprevenzione-lascolto-e-la-tutela-dei-minori/
– diocesicarpi.it/servizio-per-la-prevenzione-e-la-tutela-dei-minori-e-dellepersone-vulnerabili