“Rendicontare con trasparenza agli oltre 270.753 soci, ma anche alla Chiesa e alla società, quello che l’Azione Cattolica è oltre a quello che fa. Capace di stare dentro al difficile confronto pubblico del nostro tempo, individuando non solo i temi decisivi ma anche toni e stili con cui mediare il dialogo in una società in crisi, divisa e contrapposta”. Così il presidente nazionale di Azione Cattolica, Matteo Truffelli, aprendo ieri l’incontro di presentazione del secondo Bilancio di sostenibilità di Ac (anno 2020, su dati 2019), trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Associazione, in cui ha ribadito come lo studio rappresenti anche “il primo passo per la corresponsabilità di tutti gli aderenti”. I numeri: l’Ac ha generato un valore economico pari a 4.483.872 euro, di cui l’83% da adesioni all’Associazione, il 2% da affitti, l’11% da contributi per iniziative nazionali. Di contro sono stati distribuiti sul territorio 4.337.576 euro (+1,3% rispetto al bilancio 2018) di cui il 35% per le retribuzioni dei 35 dipendenti, il 22% per i costi operativi, il 15% per la comunicazione, il 13% per i costi di iniziative nazionali, l’8% per gli organi istituzionali dell’Ac, il 4% per investimenti nella comunità, il 2% in tasse. I soci che aderiscono all’Azione Cattolica sono il 61,7% donne e il 38,3% uomini, così suddivisi: adulti 40%, giovani dai 15 ai 30 anni, 19,7%, ragazzi, 40,3%. “Vorrei sottolineare – ho proseguito Truffelli – che abbiamo fatto un bilancio con dati che sono il racconto di esperienze locali, nazionali e internazionali, che si traducono poi in ogni contesto sociale, ecclesiale o territoriale, in modo diverso e creativo ma orientato nella direzione del bene comune”. E ha concluso: “Papa Francesco ci ha ricordato come la pandemia insegni che nessuno si salva da solo. Da questo punto di vista essere un’associazione che da sempre mette insieme uomini e donne, ragazzi, giovani e adulti, laici e preti, nord e sud, è un grande valore che in questo bilancio è impossibile da quantificare”.