La perdita dei capelli legata al trattamento chemioterapico nelle donne con tumore alla mammella è uno degli aspetti più difficili da gestire, psicologicamente ed emotivamente poiché impatta notevolmente sulla propria immagine e femminilità. Il Fatebenefratelli-Isola Tiberina di Roma, che nei suoi percorsi di cura integrata si fa sempre carico di ogni aspetto e necessità della persona malata, è uno dei pochi centri – il secondo a Roma – a disporre di un apparecchio di ultima generazione in grado di limitare l’alopecia legata alla chemioterapia, sfruttando le proprietà del freddo. Il nuovo strumento è stato acquistato grazie alla campagna del “Maritozzo Day”.
Si chiama Paxman Scalp Cooler ed è un caschetto refrigerante che, posizionato sulla testa della paziente prima, durante e dopo il trattamento farmacologico (per un lasso di tempo che varia in funzione dei farmaci utilizzati), mantiene una temperatura intorno ai -4°C. In questo modo, i capillari che arrivano al bulbo pilifero si restringono e la percentuale di farmaco chemioterapico che raggiunge il capello tramite il flusso sanguigno si riduce in maniera drastica. Questo apparecchio può essere applicato a due persone contemporaneamente e viene proposto a quelle pazienti nelle quali i dati della letteratura ne hanno dimostrato l’efficacia, ovvero donne con tumore alla mammella trattate con farmaci alopecizzanti che ricevono una chemioterapia prima dell’asportazione del tumore o in prevenzione dopo un intervento chirurgico risolutivo.
“La riduzione della caduta dei capelli è nell’ordine del 50% (1 paziente su 2): dipende molto dal tipo di farmaci utilizzati, in quanto alcuni presentano una maggiore possibilità di far cadere i capelli rispetto ad altri”, spiega il direttore dell’Oncologia del Fatebenefratelli-Isola Tiberina, Domenico Corsi. L’utilizzo del caschetto provoca alcuni disagi, legati al fatto di avere la testa ad una temperatura molto bassa per diverse ore, disagi che il personale infermieristico cerca di alleviare offrendo il proprio sostegno e rimanendo accanto alle pazienti durante tutto il trattamento. “Riuscire a mantenere i capelli”, spiega la direttrice di Chirurgia senoloigca e Breast Unit dell’Isola Tiberina, Patrizia Frittelli, spinge queste donne “ad andare avanti nelle cure superando ogni disagio, e ad affrontare le terapie con maggior serenità”.