Giornata contro droga: Chiesa argentina, preoccupazione per “il significativo aumento dell’uso di sostanze” durante la pandemia

È “significativo” l’aumento dell’uso di sostanze durante l’isolamento preventivo dalla pandemia di coronavirus. Lo scrive con preoccupazione la Commissione nazionale per la pastorale delle dipendenze e tossicodipendenze della Conferenza episcopale argentina.
La dichiarazione, intitolata “Dipendenze durante la pandemia: un popolo che sa prendersi cura”, è stata diffusa ieri in vista della Giornata internazionale per la lotta contro l’uso e il traffico illecito di droga, che si commemora oggi, 26 giugno, per rendere visibile questo problema su scala mondiale.
La Commissione, inoltre, denuncia che lo Stato continua a dare al problema delle dipendenze “risposte frammentate”. Allo stesso modo, si rammarica che il protocollo di ammissione alle comunità terapeutiche non contempli la richiesta di un certificato medico o l’indicazione che chiunque entri non soffra di coronavirus.
“Le nostre comunità sono frequentate da persone la cui salute è molto fragile, con una storia di rischio – si legge -. Immaginiamo che una di queste istituzioni includa solo una persona asintomatica con coronavirus: la situazione sarebbe alquanto caotica. Abbiamo bisogno di eseguire dei test nei nostri centri”.
“Questi sono tempi in cui il dialogo è essenziale con tutti i livelli di governo – Comuni, Province e Nazione – per affrontare questi problemi e continuare a costruire ponti efficaci”. Insieme, “possiamo trovare risposte e soluzioni a questi problemi e camminare come persone che sanno prendersi cura” degli altri, soprattutto dei più svantaggiati.

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