Fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 il Comune di Prato e Oxfam, in collaborazione con la cooperativa Pane&Rose, grazie ai progetti “Antenne di comunità” e “Nessun escluso”, hanno messo in campo azioni di sostegno ai cittadini stranieri e implementato nuovi strumenti e canali di comunicazione. Tra questi, un gruppo di community facilitator (conosciuti in città come “antenne”) che, forti delle loro conoscenze linguistiche e culturali e della loro vicinanza alla comunità migrante di riferimento, riescono da quattro anni a realizzare un lavoro puntuale di informazione, orientamento ai servizi, supporto alle pratiche di ricongiungimento familiare e rilevazione dei bisogni. I facilitatori sono sei: due per la lingua cinese, uno per la lingua araba e francese, uno per la lingua urdu, uno per la lingua albanese, uno per la comunità nigeriana e i paesi anglofoni. Solo nel primo trimestre 2020 i community facilitator a Prato hanno portato un aiuto concreto a circa 450 cittadini: il 29% di origine nigeriana, il 24% cinese, il 23% pakistana, il 18% marocchina e il 6% albanese. Sono state create nuove schede informative nelle diverse lingue sul sito Pratomigranti.it, portale dedicato appositamente alla comunicazione istituzionale verso i cittadini migranti. Ed è stato potenziato il canale WeChat del Comune di Prato (id: viaroma101), che ha al suo attivo oltre 3.000 contatti ed è molto utilizzato dagli utenti di origine cinese, con informazioni aggiornate in lingua, schede e link utili. È stato implementato inoltre il canale Youtube del Comune di Prato, con una sezione dedicata a video in lingua straniera realizzati dagli stessi facilitatori sulle tematiche legate all’immigrazione, ai titoli di soggiorno, alla sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché tutorial su come accedere alle principali misure di sostegno al reddito e contributi. È stato fondamentale il sostegno dei community facilitator agli operatori del Servizio sociale del Comune, che hanno attivato appositi numeri verdi durante l’emergenza: per i pacchi alimentari, buoni spesa, contributo affitto straordinario, ecc… I cittadini con difficoltà linguistiche sono stati richiamati dai facilitatori e hanno potuto ricevere le informazioni nella loro lingua madre.