“Sulle minacce e le intimidazioni nei confronti dei giornalisti coinvolgeremo le prefetture con tavoli di analisi del fenomeno a cui parteciperanno l’ordine professionale e le associazioni di categoria, da convocare, in tempi brevi, anche da remoto. La libertà di stampa rappresenta un presidio fondante della nostra democrazia, che va preservato e difeso in tutti i territori”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al temine della riunione del Centro di coordinamento delle attività di monitoraggio, analisi e scambio permanente di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti, che ha presieduto, questa mattina, al Viminale.
Secondo quanto riferito dal Viminale, nel corso dell’incontro il ministro ha ribadito che gli episodi di intimidazione e minaccia verso i giornalisti sono oggetto di costante attenzione, ai fini della tempestiva adozione dei necessari interventi e delle più idonee misure di tutela e ha preannunciato che gli esiti del primo monitoraggio, relativo al semestre gennaio-giugno 2020, saranno disponibili entro il prossimo mese di luglio.
I rappresentanti dei giornalisti presenti all’incontro hanno chiesto di potenziare l’attività operativa contro il fenomeno con l’attivazione di tavoli con i referenti locali delle associazioni di categoria nelle prefetture delle aree che registrano la maggiore incidenza, anche al fine di definire a livello locale gli interventi più idonei alla prevenzione, di avviare iniziative di formazione congiunta, di rafforzare lo scambio di informazioni tra i diversi soggetti interessati e di rivolgere una attenzione specifica agli atti intimidatori diffusi sulla rete social, in evidente crescita.