“Il Covid si è abbattuto su un sistema già fragile. In questi mesi abbiamo cercato l’interlocuzione del Governo e dei gruppi parlamentari per far inserire all’ordine del giorno il problema delle dipendenze, abbiamo chiesto di essere considerati nei Decreti ‘Cura Italia’ e ‘Rilancio’. E il risultato? Zero provvedimenti!”. Lo ha denunciato oggi Luciano Squillaci, presidente della Fict, nella video conferenza stampa, promossa, in vista della Giornata mondiale contro l’uso e il traffico illecito di droga, dalle reti e dalle comunità del privato sociale – il Coordinamento nazionale Intercear–Rete dei coordinamenti regionali degli enti accreditati per le dipendenze, la Federazione italiana comunità terapeutiche-Fict, la Comunità San Patrignano, Comunità Incontro onlus, Acudipa, il Cnca, Comunità Emmanuel – che insieme hanno lanciato l’iniziativa “Mai più invisibili”. “Veniamo considerati come Rsa, non sono state elaborate linee guida specifiche per noi, così ce le siamo costruite da soli, ma ci dobbiamo interfacciare con le Regioni e ognuna si muove a suo modo – ha proseguito il presidente della Fict –. Dunque, grazie soprattutto all’iniziativa e alla professionalità degli operatori delle nostre comunità, noi ci siamo dimostrati all’altezza, cercando di fronteggiare le difficoltà che tutte le strutture socio assistenziali e sanitarie in Italia hanno vissuto in questo periodo emergenziale, ma lo abbiamo fatto da soli. Questo vuoto, indifferenza e silenzio da parte delle Istituzioni è inaccettabile”. Squillaci ha attaccato: “Qualcuno ha detto: ‘Nessuno sarà lasciato indietro’. Purtroppo i servizi per le dipendenze non solo sono stati lasciati indietro, sono stati completamente dimenticati”. E ancora il presidente della Fict ha sottolineato la necessità di mettere mano a una riforma della normativa (la 309/90) che regola i servizi per le dipendenze, ma che oramai “è oltrepassata e inadeguata per rispondere ai bisogni della persona”.