In una lettera inviata ieri al presidente dell’Assemblea legislativa del Mato Grosso, Eduardo Botelho, il card. Cláudio Hummes, presidente della Repam (Rete ecclesiale panamazzonica) e della Commissione episcopale speciale per l’Amazzonia della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, chiede l’archiviazione del cosiddetto progetto di “legge complementare”. Il provvedimento istituisce un registro delle terre rurali nel Mato Grosso e, secondo la Repam e il suo presidente, “attacca direttamente i diritti delle popolazioni indigene, violando le conquiste costituzionali e sovrapponendo i poteri dello Stato a quelli del sindacato preposto a delimitare e ratificare le terre indigene”.
Prosegue il card. Hummes: “Accompagniamo da vicino le lotte delle organizzazioni ecclesiali nel difendere la vita delle popolazioni tradizionali e sappiamo che, in nessun momento, sono state consultate o hanno partecipato a questo processo, che viola anche la Convenzione n. 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro, che prevede una consultazione preventiva gratuita e informata delle persone coinvolte”.
Conclude la lettera: “Riteniamo che un dialogo tra la società civile organizzata, gli organi ecclesiali e le autorità pubbliche possano essere più fruttuosi e generare consenso. Il nostro desiderio è che la vita e il territorio delle popolazioni indigene siano rispettati e che il diritto sia applicato”.