(Bruxelles) Nel documento di lavoro oggi all’esame del Coreper, in relazione alla futura Conferenza sul futuro dell’Europa, si afferma anche che “le istituzioni dovrebbero dare priorità all’attuazione dell’agenda strategica dell’Ue concordata nel giugno 2019 e alla realizzazione di risultati concreti” oltre che “fornire ispirazione per l’ulteriore sviluppo delle nostre politiche e strumenti” per elaborare una “visione dell’Europa” per il futuro. In concreto il documento propone e declina temi come la cittadinanza, la sostenibilità, i cambiamenti sociali, l’innovazione, valori e diritti fondamentali, ruolo internazionale dell’Ue, temi che andranno riletti anche alla luce dell’esperienza Covid-19. Ma, dice il testo, “per garantire il raggiungimento di risultati ottimali, sarà importante concentrarsi anche su questioni trasversali relative alla capacità dell’Ue di attuare le proprie priorità politiche”. La Conferenza era stata lanciata nel luglio 2019 dalla allora neo presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, subito raccolta dal presidente dell’Europarlamento David Sassoli.
Nei mesi successivi era giunto il via libera del Consiglio europeo, e una serie di riunioni e documenti di lavoro della commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo. Quindi l’inaugurazione, dopo un accordo tra le tre istituzioni Ue (Parlamento, Commissione, Consiglio) si sarebbe dovuta tenere il 9 maggio scorso, Festa d’Europa. Il Covid-19, con i suoi effetti e la necessità di far fronte alla crisi economica generata dalla pandemia, ha poi costretto a sospendere l’iniziativa, sulla cui necessità (riformare l’Ue, renderla più efficace e vicina ai cittadini) si riscontra un consenso pressoché unanime.