Ricorrono nel 2020 i quarant’anni dalla fondazione dell’associazione Semi di pace di Tarquinia (Vt). Le celebrazioni, posticipate a causa della pandemia, si sono svolte nei giorni scorsi nella Cittadella, sede centrale della comunità, con volontari e collaboratori da varie parti d’Italia. “La storia di Semi di pace si lega inizialmente con l’adesione del suo presidente al Movimento dei Focolari – si legge in una nota –. Nel tempo, si fa strada un cammino autonomo, di servizio ai più poveri, dapprima nella città di Tarquinia e via via in Italia e in varie parti del mondo. Pur riconoscendosi nell’esperienza della Chiesa cattolica, con una decisa opzione verso le opere di misericordia, l’associazione ha da sempre testimoniato la fraternità con cristiani di altre denominazioni, musulmani, fratelli ebrei e con tutte le persone di buona volontà che hanno voluto condividere i valori universali che ne ispirano l’opera”. Durante la giornata, una messa è stata presieduta padre Paolo Maiello, assistente nazionale, e da don Sergio Rossini, della diocesi di Terni. Il presidente di Semi di pace, Luca Bondi, ha incoraggiato i volontari “ad essere ancora di più audaci, generosi e coraggiosi nel testimoniare, con le opere, i valori della solidarietà, della condivisione e del dialogo”. In Italia, Semi di pace è impegnata in progetti sociali dedicati, tra l’altro, all’autonomia delle persone con disabilità, all’educazione dei minori, alla memoria della Shoah, con un Memoriale all’interno della Cittadella. All’estero, è presente con missioni umanitarie in Europa, Africa, Asia e America Latina.