(Bruxelles) Sono stati effettuati due voli del ponte aereo umanitario dell’Unione europea per il Burkina Faso. Sull’aereo, partito da Bruxelles e atterrato ieri a Ouagadougou, la commissaria europea per la cooperazione internazionale, Jutta Urpilainen, con la ministra francese per gli affari europei, Amélie de Montchalin, che nel loro breve soggiorno hanno incontrato il presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré, autorità politiche e membri delle ong umanitarie. Il secondo aereo è partito da Copenaghen. I voli – spiega un comunicato diffuso oggi – servono per portare nel Paese africano, nella morsa di un conflitto violento, 23 tonnellate di forniture essenziali, offerte da Danimarca, Francia e Commissione europea, insieme a 12 operatori che aiuteranno “le persone bisognose e sostenere la risposta umanitaria”.
“Il conflitto in Burkina Faso ha danneggiato il sistema sanitario del Paese e limitato l’accesso per gran parte della popolazione, tra cui giovani e donne, alle strutture sanitarie e alle forniture di base. La pandemia coronavirus non ha fatto altro che peggiorare questa situazione”, ha spiegato la commissaria, annunciando anche che “nel contesto della reazione di ‘Team Europe’ al Covid-19 in Burkina Faso, a luglio verranno erogati aiuti per 60 milioni di euro”.