Appena lo 0,07% delle 49.021 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura dove nelle 730mila aziende non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio tra fine febbraio e il 15 giugno 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne. “Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi più sicuri per le vacanze estive perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”. “Con l’arrivo della bella stagione sostenere il turismo in campagna significa dunque – precisa l’associazione – evitare il pericoloso rischio di affollamenti al mare o nelle città”. Dopo aver raggiunto la cifra record di oltre 14 milioni di pernottamenti lo scorso anno, il comparto agrituristico italiano fa i conti con una crisi senza precedenti con una perdita complessiva per il 2020 stimata dalla Coldiretti in circa 1 miliardo di euro, pari al 65% del fatturato annuale. L’Italia, ricorda l’associazione, è leader mondiale nel turismo rurale con 24mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola in grado di offrire 253mila posti letto e quasi 442mila posti a tavola secondo elaborazioni Terranostra/Campagna Amica su dati Istat.