Vertice bilaterale in video conferenza oggi tra Unione europea e Cina: da un lato, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, con l’alto rappresentante Josep Borrell; dall’altra, il primo ministro cinese Li Keqiang e il presidente Xi Jinping. Si è parlato di questioni economiche, commerciali, di digitale, con l’Ue che ha sollevato una serie di questioni in sospeso, in ambito, ad esempio, di sicurezza informatica e disinformazione; poi l’accordo sul nucleare, la Corea, l’Afghanistan. Il clima è stato un altro tema dei confronti e anche qui l’Ue ha sollecitato la Cina a “un’azione nazionale risoluta e ambiziosa per ridurre le emissioni a breve termine e fissare un obiettivo di neutralità climatica al più presto possibile”. Un altro richiamo è stato rispetto all’Africa, affinché la Cina aderisca “agli standard internazionali a sostegno dello sviluppo sostenibile”. Si è parlato naturalmente di Covid-19, di “sforzi globali per fermare la diffusione del virus, dare impulso alla ricerca su trattamenti e vaccini e sostenere una ripresa globale verde e inclusiva”. L’Ue ha anche affrontato il tema Hong Kong – riferisce una nota di Bruxelles – ribadendo “le sue gravi preoccupazioni per le misure adottate dalla Cina”, “non conformi alla Legge fondamentale di Hong Kong e agli impegni internazionali della Cina”. I leader Ue hanno espresso preoccupazione per “il deterioramento della situazione dei diritti umani, tra cui il trattamento delle minoranze nello Xinjiang e in Tibet e dei difensori dei diritti umani, nonché per le restrizioni alle libertà fondamentali”, facendo i nomi di “singoli casi”, come quelli dei cittadini scomparsi dopo aver espresso le loro opinioni sulla gestione dell’epidemia di Coronavirus, nonché la detenzione arbitraria del cittadino svedese Gui Minhai e di due cittadini canadesi, Michael Kovrig e Michael Spavor.