“Benvenuti ai Lidi di Comacchio e di Pomposa, questo angolo di ‘casa comune’, tra terra e mare, il Delta e le oasi naturali, che vi ospita ogni anno per un tempo di vacanza e di riposo”. Così mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, si rivolge ai turisti, in un messaggio per la stagione estiva. Il benvenuto si accompagna “a un invito a continuare, anche in questi nostri Lidi, il tempo della preghiera personale e comunitaria, a valorizzare i luoghi sacri, le chiese che da Comacchio – con il duomo e il santuario di Santa Maria in Aula Regia, in particolare –, all’abbazia di Pomposa fino ai Lidi rappresentano spazi per regalare a se stessi un tempo di incontro con il Signore, continuare o riprendere la partecipazione all’Eucaristia e al sacramento della Riconciliazione, dedicare più tempo all’ascolto e alla meditazione della Parola”. Spesse volte, osserva il presule, “il tempo del riposo e della vacanza può diventare utile per fermarsi e riorganizzare la propria vita anche di fede, riconsiderare il valore dello stare in famiglia – e i Lidi sono soprattutto luoghi per le famiglie –, recuperare relazioni e affetti. Ogni tempo, anche quello della vacanza e del riposo, è un tempo di grazia”.
E aggiunge: “Questo angolo di bellezza naturale, che i Lidi offrono, ci aiuta anche a riconciliarci con il Creato, a considerarlo ‘cosa buona’ e non una cosa personale da usare senza cura, ma da rispettare e custodire per le generazioni future, secondo l’invito del Signore nel libro della Genesi a ‘coltivare e custodire’ il giardino del mondo”.
“Cari turisti, ancora benvenuti ai nostri Lidi – conclude mons. Perego -. Le nostre comunità parrocchiali e chiese sentitele come la vostra casa, in questo tempo in cui riprendiamo anche – tra paure, distanze e attenzioni sanitarie – a stare insieme e a guardare insieme al futuro”.