Riprenderanno solo il prossimo 22 luglio le celebrazioni alla presenza di fedeli nell’El Salvador. Lo prevede il piano del Governo. La Conferenza episcopale (Cedes), in una nota diffusa ieri, che fa seguito all’incontro dei vescovi del Paese, tenutosi lo scorso 16 giugno, mette in evidenza: “Siamo coscienti che dobbiamo contribuire alla salute del popolo salvadoregno, dopo che è stata sospesa la quarantena domiciliare obbligatoria”. I vescovi esortano tutti i cittadini a rispettare le misure di distanziamento e prevenzione, per evitare i contagi. Nel Paese centroamericano il bilancio attuale è di circa 4.600 contagi e un centinaio di morti, nonostante la rigida quarantena che si è susseguita per mesi.
Nella nota si fa anche notare che aumenta il clima di “polarizzazione politica” e che “questo non favorisce la pace sociale di cui abbiamo tanto bisogno”. E si invita alla solidarietà verso i più bisognosi e alla preghiera per le vittime del Covid-19 e per le loro famiglie. Una preghiera che si estende anche a chi ha perso la vita nelle recenti piogge torrenziali che hanno colpito il Paese.