Rifugiati: Sauca (Wcc), “preghiera e accoglienza per chi scappa da guerre e persecuzioni”

“Quest’anno, più che mai, c’è bisogno di speranza, fede e coraggio per continuare nei nostri costanti sforzi per rendere il nostro mondo un posto sicuro, giusto, accogliente ed equo per tutti”. Lo dichiara in una nota Ioan Sauca, segretario generale ad interim del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc), in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, che ricorre oggi. “Ognuno di noi, realizzato a immagine di Dio, ha il potere di fare la differenza e dare un contributo unico alla collettività. Tutti i nostri sforzi possono portare a trasformare i cambiamenti a livello spirituale, morale e sociale”. Il Consiglio mondiale delle Chiese lavora con le Chiese, che ne sono membro, per “promuovere risposte compassionevoli e costruttive verso rifugiati, migranti e tutti i gruppi emarginati che sono formati dalle tradizioni cristiane del rispetto della dignità umana e dell’ospitalità”. L’organismo segnala l’impegno delle Chiese nello studio dei nessi tra migrazione, razzismo e relazioni interreligiose. In questo contesto – segnala il Wcc -, molte Chiese sviluppano progetti di difesa con persone che hanno lasciato la loro patria che mettono a fuoco il ruolo profetico e pubblico della Chiesa.
Attraverso webinar e seminari su migranti e giustizia razziale e attraverso dialoghi con le Nazioni Unite, il Vaticano e i partner ecumenici, il Wcc cerca di contrapporre una risposta globale all’odio e alla violenza diretta contro i migranti e le persone emarginate da una prospettiva teologica.
“In questa Giornata mondiale del rifugiato chiediamo la preghiera mondiale per tutti i rifugiati sfollati a causa di guerre, disordini civili e persecuzioni”, conclude Sauca, che lancia l’invito a congregazioni o comunità a capire come possono “accogliere lo straniero”.

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