Un incontro fruttuoso tra la Makor e la Caritas diocesana ha portato alla consegna di un ingente quantitativo di prodotti alimentari e per la casa a favore delle famiglie povere della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Da sempre vicina al sociale, l’azienda, che ha sede a Pieve di Sinalunga (Si), anche in occasione di questa emergenza si è mostrata vicina alle fasce più deboli. Il grosso quantitativo di alimenti a lunga scadenza già dalle prossime settimane verrà distribuito alle famiglie in difficoltà: l’iniziativa “Spesa SOSpesa” sta aiutando, in questi ultimi giorni, quasi centoquaranta famiglie tra i comuni di Montepulciano, Pienza, Chianciano Terme, Sarteano e San Casciano dei Bagni
Il direttore della Caritas diocesana Giuliano Faralli, che personalmente ha ritirato il materiale, ha ringraziato “a nome personale, ma soprattutto a nome delle oltre cinquecento famiglie del territorio diocesano che stiamo umilmente servendo ogni settimana, direttamente e tramite le Caritas parrocchiali che lavorano incessantemente per aiutare tutti, nessuno escluso. I continui aiuti consistono nella fornitura di prodotti, ma anche economici per il pagamento di bollette ed affitti rimasti purtroppo insoluti e non solo ai soliti indigenti”. Famiglie, ha precisato, che “prima della pandemia erano più o meno nella normalità, ma anche commercianti, che ricevono notifiche di messa in mora e di conseguenza il distacco dell’utenza, quindi senza poter esercitare l’attività, andando verso la chiusura definitiva dell’esercizio; tante storie tristi, che in qualche modo, forse, riusciamo a traghettare in questa fase complessa”. Faralli ha ricordato che “unitamente ai Servizi sociali, alle amministrazioni comunali e al vescovo, mons. Stefano Manetti, abbiamo formato ‘squadra’ per accogliere e valutare in équipe le varie situazioni territoriali al fine di dare un briciolo di serenità a tutte quelle persone che vivono con il misero flusso di denaro quotidiano, ma soprattutto con il magone. Quindi grazie alla Makor e a tutte le aziende, varie associazioni ed organizzazioni e privati che hanno già contribuito e che stanno contribuendo con donazioni per la Caritas. È un segno di fiducia nei nostri confronti, nei confronti della Chiesa locale”.