Tutto come previsto al Consiglio europeo in videoconferenza svoltosi oggi tra i 27 capi di Stato e di governo Ue. All’ordine del giorno figuravano il Recovery Plan e il Quadro finanziario pluriennale, strumenti per affrontare la recessione dovuta alla pandemia. Nessun accordo raggiunto, semmai una intesa di massima sulla necessità di azioni decise e rapide e un rinvio al prossimo summit in presenza che si terrà a metà luglio. Una parte della discussione si è poi incentrata sui negoziati per il Brexit che sono al momento in stallo, salvo la certezza che il regno Unito cesserà di far parte della “casa comune” il prossimo 31 dicembre. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una breve conferenza stampa conclusiva, ha affermato: “Sul Recovery Fund e il bilancio pluriennale esiste un consenso emergente ma allo stesso tempo non dobbiamo sottostimare le differenze di visione su diversi punti”. Per questo “è necessario continuare la discussione”. Dal canto suo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: “La prima discussione è stata molto positiva”. A suo avviso è importante il fatto che i leader dei Paesi Ue abbiano sottolineato “di volere un accordo prima di agosto e sono consapevoli che il successo del Recovery Plan dipende anche dalla sua rapida adozione”.