Giustizia: Mattarella, “autonomia e indipendenza della Magistrature trovino piena attuazione”

(Foto: Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Nella Magistratura “i fondamentali valori dell’autonomia e dell’indipendenza trovino oggi, come nel passato, piena attuazione”. È l’auspicio espresso questa sera il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale con cui si sono commemorati il quarantesimo anniversario dell’uccisione di Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Guido Galli, Mario Amato e Gaetano Costa e il trentennale dell’omicidio di Rosario Livatino.
“In un momento complesso come quello che la nostra società sta vivendo, avverto – ha affermato il Capo dello Stato – il dovere di sottolineare che la coerenza giurisprudenziale nell’interpretazione delle norme rafforza la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario, giacché dà attuazione al principio di uguaglianza consacrato nell’art. 3 della nostra Costituzione, assicurando la parità di trattamento tra casi simili”. “Occorre, infatti, aver ben chiaro il confine che separa l’interpretazione della legge dall’arbitrio e dalla ricerca della pura originalità nella creazione della regola, che determinano spesso un disorientamento pericoloso dovuto all’imprevedibilità della risposta giudiziaria”, il monito di Mattarella, secondo cui “i nostri cittadini hanno diritto a poter contare sulla certezza del diritto e sulla prevedibilità della sua applicazione rispetto ai loro comportamenti”.
“Nel nostro Paese – come in ogni altro – c’è costantemente bisogno di garantire il rispetto della legalità”, ha continuato il presidente, evidenziando che “anche per questo la Magistratura deve necessariamente impegnarsi a recuperare la credibilità e la fiducia dei cittadini, così gravemente messe in dubbio da recenti fatti di cronaca”.

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