“Al termine del mio umile servizio a questa amata Chiesa, desidero di continuare a farlo in altro modo, ma con la stessa fedeltà”. Lo ha affermato mons. Luigi Marrucci, che questa mattina ha convocato nella cattedrale di Civitavecchia il clero della diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, il Consiglio pastorale e i direttori degli uffici di Curia, per annunciare, in contemporanea alla Sala Stampa della Santa Sede, il nome del suo successore: Papa Francesco, accettando la rinuncia al governo pastorale della diocesi presentata da mons. Marrucci, ha nominato come nuovo vescovo mons. Gianrico Ruzza, finora ausiliare a Roma. “Do obbedienza al nuovo pastore che la Provvidenza ci invia, perché questa è una Chiesa in cui presbiteri e laici vogliono crescere e camminare insieme, guidati dalla Parola, per una vita di comunione e fraternità – ha aggiunto mons. Marrucci -. Ci prepariamo ad accoglierlo con affetto e lo accompagniamo fin da ora con la nostra preghiera. Ringrazio i miei collaboratori, che mi hanno accompagnato e consigliato in questi anni in mezzo a voi”.
“I piccoli del Vangelo, i poveri e i sofferenti nel corpo e nello spirito” sono il primo pensiero del vescovo eletto di Civitavecchia-Tarquinia, nel suo messaggio alla diocesi: “Il mio pensiero di benedizione va anzitutto ai ‘piccoli’ del Vangelo: a coloro che vivono in condizioni di disagio, di precarietà e di povertà e ai tanti sofferenti nel corpo e nello spirito. Il Signore che si fa carico dei dolori dell’uomo vuole farvi sentire la Sua presenza. Un caloroso saluto alle famiglie, che vivono la gioia e la fatica dell’educazione di bambini e ragazzi; in modo particolare rivolgo un pensiero affettuoso e grato agli anziani della nostra comunità diocesana: continuate a donarci memoria e sapienza e rimproverateci se non vi curiamo abbastanza! Con entusiasmo e tanta speranza saluto i giovani delle nostre città e dei nostri paesi: mi auguro che non vi sentiate mai incompresi o poco considerati. Vi chiedo: se le nostre comunità non riescono a farvi sentire la loro vicinanza e la loro presenza, gridate le vostre domande! La nostra comunità accoglie tanti lavoratori e – purtroppo – ora anche tanti che hanno perso il proprio posto di lavoro: sappiate che il Signore Gesù che ha scelto di lavorare con mani d’uomo è accanto a ciascuno di voi per condividere, sostenere e consolare”. Un pensiero va “a mons. Marrucci, che per nove anni vi ha accompagnato con amore e dedizione, che sono per me di incoraggiamento per assumere la nuova responsabilità affidatami. Voglio iniziare il mio mandato in spirito di servizio”. Con un riferimento alla difficoltà del tempo della pandemia, mons. Ruzza ringrazia “per la nomina Papa Francesco”. “La nostra Chiesa locale – conclude – è chiamata a dare ragione della speranza accesa dall’amore del Cristo risorto”.